Legge Del Taglione

Due del pomeriggio, la sveglia suona, mi sveglio la testa mi fa male, ormai é

normale, ho poca fame mangio qualcosa con lo scopo di gustarmi meglio la

sigaretta che fumerò dopo, mi metto qualcosa scendo, scendo ho freddo

alla testa dalla tasca il mio cappello prendo, vado verso la fermata del bus

dormendo mi devo svegliare, il volume del Walkman aumento, che palle

questo bus non passa mai no, no, Cologno Monzese periferia di Milano lo

so un mezzo ogni ora é già tanto mi siedo, aspetto tanto tempo. Passano

due tipi in motorino, li guardo, sssccchh! La marmitta fa un casino bastardo,

facce color merda da lampada UVA, capelli lunghi e oleosi con la C-O-D-A,

quello che guida mi guarda storto tira uno sputo e mi manca di un pelo, per

un secondo rimango stupito, allibito poi non resisto al suo invito e gli mostro

il terzo dito, mi vedono, tornano indietro all'istante con quel loro mezzo

assordante, scendono, vengono verso di me, penso sono fatto ...DJ stacco.

Sei fottuto! adesso son cazzi sai? Sei fottuto! adesso son cazzi sai?

Secondo atto della storia ascolta il fatto che ti narro esatto, com'é successo

in questo cesso di quartiere sciatto, mi alzo di scatto, e mi preparo

all'impatto, mi sono già addosso, mi difendo come posso, si mettono uno

dietro e uno davanti, classica tecnica da conigli, mi esplode un dolore caldo

nel labbro e sento in bocca quel sapore dolciastro, altri tre o quattro colpi in

testa e mi si annebbia la mente e la mia rabbia s'accende, non vedo più

niente, non sento più niente, un altro colpo, ma nemmeno più so se lo prendo

o lo do, non riesco più a muovere un braccio alzo un ginocchio di scatto i

gioielli di famiglia di uno dei due schiaccio urla! l'altro stacca dal motorino la

catena non lo vedo neanche e me la pesta diretta sulla schiena, cado

sull'asfalto, piovono calci sulla mia faccia, il tacco di uno stivale la testa in

terra mi schiaccia, provo a rialzarmi ma non ho speranza, a quanto pare non

ne ho ancora abbastanza, perdo sangue in abbondanza, ma non ha

importanza non gliela voglio dare vinta é questa la sostanza. Ma ormai é

finita, e fieri se ne vanno, li guardo dal basso e giuro a me stesso che la

pagheranno, legge del taglione, penso mentre mi rialzo, loro erano in due

tornerò con altri quattro, e questa é la mia morale, come un quadro ti dipingo

in rima una situazione reale, la mia. Ragionaci tu, io ti do la mia opinione

niente di più, non sono un esempio di virtù e di virtù non parlo tanto, canto

solo la mia vita e questo é quanto. Questo é quanto! Questo é quanto!

Questo é quanto! Questo é quanto!... Questo